"Non voglio infatti che ignoriate, o fratelli, questo mistero...l'indurimento di una parte di Israele è in atto fino a che saranno entrate tutte le genti. Allora tutto Israele sarà salvato... Quanto al Vangelo, essi sono nemici, per vostro vantaggio, ma quanto alla elezione, sono amati, a causa dei padri, perchè i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili." (Rm 11,25-29)
Articoli sulla Chiesa e il popolo ebreo e sul ruolo di Israele nel piano di salvezza di Dio.
Since the inception of the Toward Jerusalem Council II initiative, the involvement of Catholics has been a stumbling block for many – both Evangelical Christians with no love for Rome and Messianic Jews who are very conscious of the sufferings of the Jewish people at the hands of the Catholic Church. Fr. Peter Hocken explains why it is essential for Catholics to be involved in TJCII.
Leggi tutto: Confronting Past Injustice: The Catholic Church and Toward Jerusalem Council II
The People of God of the flesh stand surety for the People of God in the spirit, not only as witnesses to scriptural promise but as the living root of the Church. As Christians see it, God taught the idea of a People of God through the Jews, and the Jews' continuing existence is both a perpetual reminder of that lesson and a guarantee that God keeps his promises.
Il nuovo Tempio sarà eretto, quando il Giudaismo e il Cattolicesimo saranno uniti per annunziare l’unica Parola di Dio e l’unico Messia, per cantare l’unica Gloria di Dio, che risplende in tutte le opere compiute nel Giudaismo e nel Cattolicesimo sia le sue grandi opere di Misericordia sia le sue grandi opere di Giudizio a causa dei peccati degli uomini.
Faced with the "already here" of the Church, Israel is the witness of the "not yet". The Jewish people and the Christian people are thus in a situation of mutual imitation. Christians rejoice in the "already here", while the Jews remember the "not yet".
The history of relations between Christians and Jews represents a very complex history which alternates between proximity and distance, between fraternity and estrangement, between love and hate. On the one hand, Jesus cannot be understood without Judaism; on the other hand, the schism between synagogue and church forms the first split in the history of the church,
Leggi tutto: Theological Questions and Perspectives in Jewish-Catholic Dialogue
Le risposte che ho ricevuto da Ariel Ben Ami e da Mark Kinzer sul mio studio circa i differenti modi di intendere Israele, sono state importanti e da me molto apprezzate per la ricchezza dei contenuti, anche se correttivi di alcuni miei giudizi.
Leggi tutto: Per una più profonda conoscenza del mistero d’israele, della chiesa, del mondo
In questo articolo esamino tre questioni: primo, la questione "chi è Israele?" - usando come punto di riferimento i cinque modi di intendere il termine "Israele" di P. Colonna. Secondo, discuto l'idea della benedizione di Dio che viene "da" Israele e quella intesa "per" Israele. Terzo, cerco di chiarire la nostra identità e missione come Cattolici per Israele alla luce dei cinque modi di intendere Israele di P. Carlo.
A mio parere, se vogliamo entrare nella comprensione del Disegno di Dio nella storia riguardante Israele, dobbiamo di molto elevarci sulle questioni inerenti all’Israele politico di oggi o su ogni altra visione temporalistica riguardante Israele. Dobbiamo entrare nella comprensione del ruolo che ha Israele nel Disegno di Dio nell’ultimi tempi della storia, in cui siamo entrati con la fine del tempo delle nazioni e con l’inizio del tempo d’Israele come nazione di Dio chiamata negli ultimi tempi ad accogliere il suo Messia.
Leggi tutto: Sulle Diverse Realtà che sono dietro il nome "Israele"
Ogni volta che mi si chiede di parlare d’Israele, cosa che avviene abbastanza spesso, mi sento all’improvviso come sopraffatta dall’enormità e dalla complessità dell’argomento. Allora, con semplicità, cerco di guardare ad Israele in 3 “tempi”: l’Israele del passato, quella di oggi e quella che sarà nella speranza dei tempi futuri.
San Girolamo scrisse molto tempo fa che "l'ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo". Più generalmente, l'ignoranza delle Scritture è anche l'ignoranza della storia della salvezza e del disegno di Dio per l'umanità e per il mondo. Oggi, soprattutto a causa di una diffusa ignoranza delle Scritture, la particolare chiamata del Popolo Ebraico viene sempre più delegittimata e negata, e al cuore di questa delegittimazione è posta la loro connessione alla Terra di Israele.
….In the meantime, Israel retains its own mission. Israel is in the hands of God, who will save it “as a whole” at the proper time, when the number of the Gentiles is complete….the evangelization of the Gentiles was now the disciples’ particular task…. (Benedict XVI, Jesus of Nazareth, Vol 2, pp. 44-46).