Dieci buone ragioni per diventare cattolico
- Gesù ha fondato l'unica Chiesa* (non un insieme di denominazioni), ed é Sua volontà che tutti appartengano alla Sua unica Chiesa.
- Gesù ha fondato una Chiesa visibile* con guide visibili, e non un corpo invisibile privo di un'autentica autorità.
- Attraverso la successione apostolica e la tradizione apostolica*, la Chiesa trasmette gli insegnamenti autentici di Cristo e dei suoi apostoli.
- Gesù ha donato alla Sua Chiesa un carisma di infallibilità* che ci fornisce la certezza in alcune importanti questioni di fede e di morale e ci permette di conoscere con serenità ciò in cui crediamo e che viviamo.
- Solo nella Chiesa Cattolica possiamo trovare la pienezza di tutti gli elementi di santificazione* e tutti i modi per poter crescere nella santità e nella virtù*.
- La Sacra Liturgia* della Chiesa ci inserisce nel Mistero Pasquale e ci unisce nell'adorazione divina degli angeli e dei santi.
- La Chiesa è mediatrice nei nostri confronti dei Sacramenti di Cristo*: sono i canali della grazia di Dio, della vita di Dio e dell'amore di Dio che si riversano su di noi.
- Nella Chiesa tu puoi ricevere l'Eucaristia*, il Corpo e il Sangue del Signore, fonte e culmine della vita cristiana.
- Nella Chiesa Cattolica sei pienamente unito alla nostra famiglia terrestre e celeste: la comunione dei santi*.
- Gesù ci ha donato Sua madre Miriam* (Maria) come madre della Chiesa e come la nostra stessa madre che ci ama e ci protegge.
1. Gesù ha fondato l'Unica Chiesa*, non un insieme di denominazioni
Sappiamo dal Vangelo di Giovanni quanto sia vero il desiderio di Gesù che i suoi seguaci siano uno. Egli ha pregato affinché tutti i credenti "siano uno, come Tu, o Padre, sei in Me e come Io sono in Te; che anche loro possano essere uno in Noi, che il mondo creda che Tu Mi hai mandato" (Gv 17,20-21). Ora, come leggiamo nel Nuovo Testamento, vediamo che Gesù ha fondato un'unica Chiesa, unita sotto la guida di Pietro e degli apostoli. Egli non ha mai istituito un vago insieme di denominazioni come esistono oggi, opposte e differenziate le une verso le altre nelle dottrine fondamentali e nelle questioni morali. Le Chiese Orientali Ortodosse si staccarono dall'unità con il papa nel 1054. Le denominazioni protestanti hanno ulteriormente danneggiato l'unità del cristianesimo nel momento in cui hanno iniziato ad allontanarsi dalla Chiesa Cattolica nel sedicesimo secolo, e continuano ancora a frammentarsi anche nei nostri giorni. Anche le più recenti chiese "senza denominazione", pur evitando di definirsi in base ad una denominazione particolare, in realtà sono un'altro tipo di denominazione evangelica. E il movimento degli Ebrei messianici, pur perseguendo il nobile obiettivo consistente nella riscoperta delle radici ebraiche del cristianesimo, é afflitto dalla stessa mancanza di unità sperimentata dalle comunità protestanti.
L'unica Chiesa universale, che Gesù ha fondato e che ha preservato la sua unità da ormai 2.000 anni, diffondendosi in ogni tempo e ogni luogo, é la Chiesa Cattolica.
Rimanendo al di fuori della Chiesa Cattolica quindi tu contribuisci, anche se inconsciamente e non per colpa tua, alla disunità del corpo di Cristo. Entrando nella Chiesa Cattolica tu ti unisci alla Chiesa primitiva che Gesù il Messia ha fondato, e contribuisci all'unità della Chiesa per la quale Egli ha pregato!
2. Gesù ha fondato una Chiesa visibile* con guide visibili
Perché esiste questa mancanza di unità tra protestanti / evangelici / comunità messianiche? A causa dell'assenza di un'autorità legittamente ordinata. Spesso si dice che la chiesa é semplicemente l'unione invisibile di tutti i credenti, guidati dallo Spirito Santo il cui capo é Cristo, ma che essa è lasciata senza un'autorità definitiva qui sulla terra. Questa teoria, tuttavia, non é biblica e non funziona nella pratica. E infatti essa causato di una grande confusione e divisione nel Corpo di Cristo.
Quando guardiamo alla Bibbia troviamo un quadro assolutamente diverso: al tempo dell'Esodo, il popolo di Dio era unito sotto la guida di Mosé e di settanta anziani, che hanno trasmesso la Parola di Dio al popolo, l'hanno interpretata e hanno risolto le dispute (Es 18,13-26; Num 11,16-25). Questo ha continuato nel tempo del Regno davidico, quando la nazione era unita sotto l'autorità del re, soggetto alle parole dei profeti.
La situazione é la stessa nel Nuovo Testamento: Gesù ha dato alla Sua Chiesa una guida umana concreta nella persona di Pietro. Gesù ha detto che Pietro sarebbe stata la roccia su cui Egli avrebbe costruito la sua Chiesa. Gli ha dato le chiavi del regno dei cieli (Mt 16,17-19), lo ha nominato primo pastore della Chiesa(Gv 21,15-17), e gli ha affidato il compito di rafforzare la fede degli altri discepoli (Lc 22,31-32). Inoltre, Gesù gli ha anche dato autorità sugli altri apostoli, dicendo loro che "colui che ascolta voi, ascolta me" (Lc 10,16) e ha dato loro il potere di perdonare i peccati (Gv 20,23). Puoi leggere nel libro degli Atti degli Apostoli come Pietro e gli apostoli hanno guidato la Chiesa proclamando il vangelo e prendendo importanti decisioni (Atti 2,1-41; 15,7-12).
Entrando nella Chiesa Cattolica tu diventi parte della Chiesa modellata secondo il popolo di Dio nella Bibbia e ti poni sotto l'autorità che Gesù stesso ha istituito.
3. Gesù ha istituito una successione apostolica e una tradizione apostolica* che trasmette il Suo veritabile insegnamento e quello degli apostoli
Ma, potresti chiedere, é stato possibile preservare questa autorità divinamente istituita nella Chiesa fino ai nostri giorni ? Sì, é stato possibile, attraverso la successione apostolica e la tradizione apostolica. Dopo la morte di Giuda, Pietro e gli altri apostoli hanno immediatamente scelto un successore per sostituirlo (Atti 1,15-26). Vediamo anche nel Nuovo Testamento che gli apostoli ordinati presbiteri (Atti 14,23; Tt 1,5), i quali trasmettono la loro stessa autorità ai loro successori: "tutto ciò che avete udito da me affidatelo a insegnanti fedeli capaci di trasmetterlo ad altri" (2 Tim 2,2). Leggiamo anche della triplice struttura dell'autorità nel Nuovo Testamento costituita da vescovi, presbiteri (sacerdoti) e diaconi (1 Tim 3,1.8; 5,17). Dai tempi più antichi, i vescovi sono sempre stati considerati come i successori degli apostoli, e il vescovo di Roma come il successore di Pietro, che morì a Roma. E così l'unità della Chiesa é stata salvaguardata nella trasmissione degli insegnamenti di Cristo dalla successione apostolica del vescovo di Roma, il papa, insieme con gli altri vescovi, che sono i successori degli altri apostoli.
La prima e più naturale reazione a questa affermazione è spesso: "perché mai dovrei sottomettermi all'autorità di questi uomini? La storia mostra come le persone possano abusare della loro autorità e sbagliarsi nel loro giudizio !" E' vero che per qualunque persona che detenga una posizione di potere esiste certo il pericolo di un abuso di autorità. Tuttavia noi non siamo mai totalmente liberi dall'autorità umana in questioni spirituali. Il momento che frequentiamo una chiesa, iniziamo a sottomerci all'autorità e agli insegnamenti del pastore - che possono anch'essi allontanarsi dalla verità e dalla carità. E se rifiutiamo interamente ogni autorità e competenza, ecco che allora diventiamo autorità a noi stessi, con la nostra fallibilità, limiti e punti oscuri. In altre parole, dobbimo scegliere la persona a cui sottometterci: sarà sia l'autorità che Cristo stesso ha conferito, per la quale egli ha promesso che "lo Spirito di verità vi guiderà alla verità tutta intera" (Gv 16,13) e contro la quale le "porte degli inferi non prevaranno" (Mt 16,18), oppure sarà l'autorità fallibile di qualcun altro. Rifiutare l'autorità del papa significa che ogni pastore, e persino ogni persona, diventa 'papa' a se stessa. Non é questa la ricetta per l'unità ma per l'anarchia. Molto meglio accettare l'autorità che Cristo ha conferito e che custodisce fedelmente gli insegnamenti di Cristo, come Lui stesso ha promesso!
Entrando nella Chiesa Cattolica ti immergi negli autentici insegnamenti di Gesù e degli apostoli così come sono stqti trasmessi dalla tradizione apostolica!
4. L'infallibilità* della Chiesa ci fornisce la certezza riguardo a cosa crediamo e a come lo viviamo
La ragione migliore per sottomersi all'autorità della Chiesa Cattolica é quella secondo cui Gesù l'ha rivestita di un carisma speciale di infallibilità che salvaguarda la sua unità dottrinale e la garantisce nei suoi insegnamenti. Se sei mai stato un protestante, un cristiano evangelico, o un ebreo messianico per un certo tempo, probabilmente avrai sentito centinaia di sermoni e insegnamenti diversi che interpratano la Bibbia in vari modi che spesso arrivano persino a contraddirsi seriamente. Forse ti ritieni parte dei molti credenti che si sentono ancora più confusi e meno certi della loro fede rispetto ad alcuni anni fa a causa di tutti gli insegnamenti, le teorie e le interpretazioni così diverse e contraddittore che hai sentito sulla Bibbia.
Gesù non ha mai voluto che fosse così. In nessuna parte nella Bibbia troviamo un qualche credente che consulti la sua Bibbia e decida da sola per se stesso/a cosa credere senza fare ricorso ad un'autorità più elevata. I credenti dei primi secoli della Chiesa non avevano neppure un Nuovo Testamento da poter consultare (il canone del NT é stato ratificato solo nel 393-397 dC). La loro autorità definitiva in materia di fede e morale era l'autorità degli apostoli e dei loro successori. Abbiamo appena visto come Gesù abbia promesso agli apostoli che "le porte degli inferi non prevarranno" contro la Chiesa, che lo Spirito Santo li avrebbe guidati alla verità tutta intera e che "vi insegnerà ogni cosa, e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto" (Gv 14,26). Infatti, la Chiesa nel Nuovo Testamento é chiamata "il pilastro ei l fondamento della verità" (1 Tm 3,15).
Nonostante la nostra società postmoderna esalti lo scetticismo e l'incertezza, non é possibile costruire la propria vita senza un solido fondamento. I credenti nella Bibbia hanno invece un fondamento in Cristo e nella Parola di Dio, ma questo fondamento é stato spesso svalutato da tutte le interpretazioni contraddittorie della Scrittura. D'altra parte, é bellissimo avere la certezza di ciò che crediamo e che viviamo. Lo Spirito Santo ha infine guidato la Chiesa per duemila anni e quindi possiamo essere sicuri di sapere come gli apostoli e i primi credenti hanno compreso e interpretato le Scritture. Leggi da solo il Catechismo della Chiesa Cattolica (oppure il suo più breveCompendio) per comprendere meglio cosa dicono veramente le Scritture alla luce della tradizione della Chiesa riguardo a importanti questioni come la rivelazione di Dio, la creazione, la natura dell'uomo, la Trinità, la divinità del Messia, la sua seconda venuta che attendiamo, lo Spirito Santo, la natura della Chiesa, Maria la madre di Gesù, la vita e la morte, gli effetti del battesimo, la Cena del Signore, come siamo salvati, e molti altri argomenti.
Ugualmente importante é la questione su come dobbiamo vivere, o su altri importanti argomenti morali. Nonostante la Bibbia sia chiara riguardo a determinati argomenti morali, per altri essa non lo é molto. Quali comandamenti sono pre-condizionati dai tempi e dalla cultura, e quali invece sono assoluti e perenni? Per esempio, la Bibbia proibisce di rasarsi gli angoli della barba, di tatuarsi, e di mangiare i gamberetti, e comanda alle donne di coprirsi la testa mentre pregano, tuttavia non dice niente contro l'aborto, la schiavitù, l'inseminazione artificiale o la clonazione umana. Come possiamo interpretare i Dieci Comandamenti oggi? Senza un'autorevole tradizione, i credenti rimangono alla mercé dell'interpretazione delle Scritture fatta dai loro pastori; oppure devono rifarsi al proprio giudizio personale, facilmente esposto ad errori, e avranno difficoltà a conoscere chiaramente che cosa é giusto e che cosa é sbagliato. Il risultato può fluttuare tra anarchia morale individualistica, dove una persona cade in molti peccati per ignoranza, o in un legalismo morale arido, dove ci si astiene da molte cose buone per paura che siano peccaminose. Molto meglio é attingere dal pozzo della sapienza eterna della Chiesa, guidata dallo Spirito Santo, per veramente conoscere che cosa é bello e cosa é sbagliato trovare quindi la libertà di vivere pienamente una vita santa.
Naturalmente, l'infallibità della Chiesa non significa che i suoi responsabili conducano sempre una vita impeccabile. Il papa, i vescovi e i sacerdoti sono anch'essi peccatori, e non sono immuni dal fallimento morale, come é spesso successo e come purtroppo, succederà ancora. Tuttavia questa é un'altra testimonianza della fedeltà e della grandezza di Dio. Egli infallibilmente guida in materia di fede e di morale una Chiesa fatta da peccatori fallibili come te e me.
Entrando nella Chiesa Cattolica, puoi conoscere con certezza che cosa credi e come vivere in relazione alle questioni più importanti della vita!
5. La Chiesa ci fornisce la pienezza degli elementi di santificazione* e di tutti i mezzi per crescere nella santità e nella virtù*
Se credi in Cristo e sei stato battezzato, allora ti trovi già sulla strada della salvezza. Tuttavia, accettando Cristo nella fede come Signore e Salvatore non è sufficiente per ottenere la salvezza, secondo la Bibbia. Gesù stesso ha detto che "non tutti coloro che dicono ‘Signore, Signore entreranno nel regno dei cieli, ma colui che fà la volontà del Padre mio che è nei cieli" (Mt 7,21), e solo "chi persevererà fino alla fine sarà salvato" (Mt 24,13). Paolo, il grande apostolo, ha avvisato i credenti di rimanere in grazia di Dio, "altrimenti tu sarai reciso" (Rm 11,22). Egli ci esorta a "adoperarvi al compimento della vostra salvezza con timore e tremore" (Fil 2,12) e dice di trattare duramente il suo stesso corpo sottomettendolo "in modo che, dopo aver predicato agli altri, io stesso non venga squalificato" (1 Cor 9,27). Il nostro lavoro riveste anche un ruolo importante rispetto alla salvezza, dal momento che "Dio renderà a ciascuno secondo le sue opere" (Rom 2,5-8; 2 Cor 5,10; 1 Pt 1,17; Ap 20,12-13).
Noi siamo salvati interamente per grazia di Dio, senza nessun merito iniziale da parte nostra (Ef 2,8). Tuttavia, dobbiamo anche lavorare alla nostra salvezza con timore e tremore e "entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni" (Atti 14,22). Come credente in Gesù, tu già possiedi molti "strumenti" che ti aiutano a lavorare alla tua salvezza in cooperazione con la grazia di Dio attraverso la fede in Cristo e il battesimo i tuoi peccati precedenti sono stati lavati e hai ricevuto il Suo perdono; leggendo la Parola di Dio giungi ad una certa conoscenza della Sua volontà e segui il Suo insegnamento; con la preghiera ricevi l'aiuto di Dio e la sua forza; con la lode Lui ti tocca con la Sua gioia; con le opere di carità cresci nella conformità e nella Sua capacità di donazione di Sè.
Tuttavia, rimanendo al di fuori della Chiesa, ti perdi molti "strumenti" che Gesù ci ha dato per avanzare nella via della nostra salvezza e in quella di tutto il mondo, e per aiutarci a crescere nella santità. Tu procedi nella via della salvezza con un "equipaggiamento parziale" per raggiungere la salvezza, che sarà quindi molto più difficile da ottenere. Abbiamo già trattato sull'importanza dell'autorità : staccato dalla tradizione di autorevolezza della Chiesa ti trovi esposto ai falsi insegnamenti che possono rallentare il tuo cammino e persino fermarti sulla via della salvezza. Ti perdi l'Eucaristia, lo stesso corpo e sangue di Cristo e l'unione più intima tra la Sposa e lo Sposo (vedi sotto). Ti perdi anche la maggior parte dei sacramenti che il Signore ci ha donato e che ci trasmettono la sua forza e la sua grazia in un modo molto concreto. Non potrai beneficiare pienamente della protezione e dell'intercessione della madre Maria e della piena comunione dei santi nel cielo e sulla terra, dal momento che forse non credi in loro - e tante altre cose!
Entrando nella Chiesa Cattolica ottieni la pienezza delle benedizioni che il Signore ha dato per la nostra salvezza e santificazione !
6. La Sacra Liturgia* della Chiesa ci inserisce nel Mistero Pasquale e ci unisce all'adorazione divina degli angeli e dei santi
Se hai frequentato una chiesa evangelica o una comunità messianica per un pò di tempo, certamente ti sei abituato a incontri poco strutturati, forse carismatici, con molta enfasi nella lode e nell'adorazione, e con una notevole predicazione della Bibbia. Pur non essendoci niente di sbagliato in questa struttura, rimane il fatto che essa dipende pesantemente dalla qualità dei ministri. Se il gruppo della lode è debole e il predicatore noioso o irrilevante, allora non ha quasi senso frequentare gli incontri. Sarà quindi molto meglio rimanere a casa e pregare da soli o con nuovi amici. Molti credenti esposti per un certo periodo di tempo al culto evangelico/messianico iniziano a sentire il bisogno di un culto meno centrato sull'uomo e più centrato su Dio, con meno parole, meno attività e programmi, meno novità, meno esaltazione, ma con maggiore profondità, maggior rispetto, più mistero e adorazione verso il Creatore. In altre parole, essi anelano alla liturgia.
Spesso, quando preghiamo Dio con le nostre parole, ecco che ci troviamo senza niente da dire. Questo è piuttosto normale, dal momento che tutti ci sentiamo alle volte deboli spiritualmente, stanchi, non ispirati, o aridi. In questo caso, forse hai preso in mano la Bibbia e hai pregato i salmi a voce alta, e hai percepito come fossero ispirate le parole della Scrittura, che, all'interno della tua stessa preghiera, hanno sollevato la tua anima e hanno espresso delle cose a cui tu da solo non saresti mai arrivato. Questa è la forza della liturgia. Le parole sapienti, pronunciate dagli autori biblici e dai maestri spirituali e dai santi, prese dai ricchi tesori spirituali della Chiesa, diventano le tue parole. Queste parole uniscono la tua mente e il tuo cuore con le grandi figure spirituali che ci hanno preceduto e ti conducono all'interno dell'eterna liturgia della Chiesa, in comunione con la liturgia divina che trascende ogni tempo ed ogni luogo.
La preghiera liturgica, naturalmente, è stato lo strumento abituale sia del giudaismo che del cristianesimo fin dai primi tempi di entrambe le fedi. Mentre è importante nutrire un dialogo personale e spontaneo con il Signore nella propria vita privata di preghiera, la preghiera comune del popolo di Dio è da sempre stata principalmente liturgica.
Entrando nella Chiesa Cattolica diventi parte della Sacra Tradizione della Chiesa e un partecipante attivo nella sua Sacra Liturgia, il cuore del Mistero Pasquale di Cristo celebrato in comunione con tutti gli angeli e i santi in cielo e in terra !
7. La chiesa si fà mediatrice per noi dei Sacramenti di Cristo*: i canali della grazia di Dio, della vita di Dio e dell'amore di Dio riversato su di noi
Il più grande e più efficace dono datoci dal Signore, e la più straordinaria testimonianza del Suo amore sono i sette sacramenti che Egli stesso ha istituito. Attraverso questi sette sacramenti il Messia riversa su di noi la Sua stessa vita e il Suo stesso amore. Si potrebbe dire che essi sono dei "canali" che collegano cielo e terra attraverso i quali Dio riversa la Sua grazia sui Suoi figli. Essi ci riempiono dello Spirito Santo; ci guariscono, ci nutrono, ci fortificano. Poiché ci impartiscono la vita di Dio, essi sono anche gli strumenti più efficaci alla nostra santificazione, e sono anche le armi più potenti con le quali condurre la nostra lotta spirituale. I sacramenti non sono solo dei simboli ma sono dei segni che veramente trasmettono la grazia e l'amore di Dio. I sette sacramenti sono:
- Battesimo*: la nuova nascita che lava via i nostri peccati (Tt 3,5), ci dona lo Spirito Santo, e ci battezza nella morte e nella risurrezione di Cristo (Rm 6,3-7).
- Cresima*: la pienezza dell'abbondanza dello Spirito Santo che ci fortifica e ci inserisce pienamente nella missione di Cristo (Atti 8,14-17).
- L'Eucaristia*: il più grande sacramento in cui il Messia ci nutre del Suo stesso Corpo e Sangue, anima e divinità (Marco 14,22-24; Gv 6,53).
- Riconciliazione (Confessione)*: la strada per ricevere il perdono dei peccati commessi dopo il battesimo, affidato da Gesù agli apostoli (Gv 20,22-23).
- Unzione degli infermi*: ci garantisce l'aiuto per sopportare la malattia e alle volte ci guarisce, purifica le nostre anime, e ci prepara ad incontrare Dio (Gs 5,14-15).
- Matrimonio*: Nel matrimonio, il marito e la moglie diventano un segno visibile della relazione fedele tra Cristo e la Chiesa (Ef 5,21-33)
- Ordini sacri*: Gesù ha chiamato alcuni uomini ad un ministtero sacerdotale speciale, in aggiunta al nostro ruolo di 'regno di sacerdoti' (Rm 15,15-16).
Tragicamente, al tempo della Riforma protestante, un gran numero di cristiani hanno abbandonato cinque di questi sette sacramenti, e questa triste situazione persiste tutt'oggi. Tali sacramenti si sono in parte abbandonati perché i riformatori hanno perso la fede in essi, e in parte perché essi hanno rifiutato il proprio sacerdozio (Ordini Sacri) sul quale questi dipendevano, dal momento che il sacramento della cresima, dell'Eucaristia, della riconciliazione e dell'unzione degli infermi inmplicano la presenza di un sacerdote ordinato (e della succesione apostolica) per essere amministrati in modo valido. Solo il sacramento del battesimo e del matrimonio sono conservati da quei credenti che non considerano valida la successione apostolica. Peggio ancora, un numero sempre crescente di gruppi messianici che battezzano nel nome di Gesù piuttosto che nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, non ritengono neppure il battesimo come valido. Le chiese ortodosse, invece, pur non essendo in unione con il papa, hanno conservato valida la successione apostolica e gli Ordini Sacri, e quindi hanno conservato validi tutti e sette i sacramenti.
Entrando nella Chiesa Cattolica tu ricevi la pienezza della potenza e dell'amore di Cristo che Lui stesso ci dona attraverso i sette sacramenti!
8. Nella Chiesa puoi ricevere il grande dono dell'Eucaristia*: il Corpo e il Sangue del Signore come fonte e culmine della vita cristiana.
L'Eucaristia é chiamata "il sacramento dei sacramenti" ed é "la fonte e il culmine della vita cristiana." Si tratta di un dono talmente grande da costituire in se stesso la motivazione - e forse persino la motivazione la più grande - per entrare nella Chiesa Cattolica. Nell'ultima Cena, - il Seder di Pasqua - Gesù ha detto ai suoi discepoli, dopo la benedizione del pane e del vino: "Prendere e mangiatene tutti: questo é il mio corpo...questo é il mio sangue dell'alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati" (Mt 26,26-28). Quindi comanda loro: "Fate questo in memoria di me" (Luca 22,19). Alla prima Pasqua, iniziata dall'Esodo con l'uscita dall'Egitto, Dio ha comandato agli israeliti di sacrificare un agnello e di spargere il suo sangue sugli stipiti delle porte come protezione contro l'angelo della morte. Quindi essi hanno mangiato l'agnello come un segno dell'alleanza con Dio. Nell'Ultima Cena Gesù rivela se stesso come l'Agnello di Dio che prende su di sé il peccato del mondo, sigillando la nuova alleanza con noi e proteggendoci così dalla morte eterna.
Anche adesso noi mangiamo l'agnello- il corpo e il sangue del nuovo sacrificio pasquale che si attualizza per noi ad ogni Messa. Gesù stesso aveva detto precedentemente: "se non mangiate la carne del Figlio dell'Uomo e non bevete il suo sangue, non avrete parte alla vita eterna. Chiunque mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna... Infatti la mia carne è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda" (Gv 6,53-55). Questa affermazione è scioccante, e infatti molti dei suoi discepoli lo hanno abbandonato a causa di essa (Gv 6,66). Sfortunatamente, questo è simile a cosa successe durante la Riforma, quando molti cristiani hanno deciso che non potevano più accettare le parole del Salvatore. Da quel momento, una gran parte della cristianità è stata tragicamente privata dell'Eucaristia, il dono più grande di Dio per noi, sia a causa della mancanza di fede nella Presenza Reale sia per la mancanza di un sacerdozio valido, necessario per la consacrazione del pane e del vino affinché diventino il corpo e il sangue del Signore. E così rimangono con un servizio della comunione che, pur somigliando alla Passione del Signore in un modo molto bello, consiste unicamente nel pane e nel vino piuttosto che nella vera e sostanziale presenza del Salvatore che si dona alle sue creature. Conseguentemente, poichè i credenti non-cattolici non accettano i veri insegnamenti della Chiesa Cattolica, a loro non è permesso di recarsi di tanto in tanto in una chiesa catotlica per ricevere l'Eucaristia. Questo accade perchè il sacramento è un segno della vera comunione e della piena unità tra i credenti (CCC 1400), e condividere l'Eucaristia con quelli che non accettano l'autorità e gli insegnamenti della Chiesa darebbe la falsa impressione che esiste una piena unità tra noi mentre in realtà non abbiamo ancora raggiunto una piena comunione di fede. Non si tratta qui di un rifiuto dei nostri fratelli e sorelle non-cattolici, ma piuttosto un invito per loro a conoscere meglio la fede cattolica così che possano anch'essi giungere alla piena unità con la Chiesa e prendere parte al banchetto dell'Agnello!
La perdita dell'Eucaristia per molti credenti è particolarmente triste perchè la Presenza Reale di Cristo nell'Eucarestia non è mai stata contestata durante l'intero primo millennio della storia del cristianesimo. Lo stesso Paolo ha scritto che "chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore" (1 Cor 11,27). Circa 50 anni dopo (107 dC), il vescovo Ignazio di Antiochia scrisse che "gli eretici si astengano dall'Eucaristia e dalla preghiera poichè essi non confessano che l'Eucaristia è la carne del nostro Salvatore Gesù Cristo" (Lettera agli abitanti di Smirne 6,2,2). Molti altri Padri della Chiesa hanno usato anch'essi un linguaggio ugualmente forte per ratificare la Presenza Reale di Cristo nell'Eucarestia.
Entrando nella Chiesa Cattolica potrai prendere parte alla cena di nozze dell'Agnello e mangiare alla Mensa del Signore ogni Messa. Riceverai il più grande dono di Dio, l'Eucaristia - il corpo e il sangue, l'anima e la divinità del Signore che ti ha amato e ha dato se stesso per te. Si tratta questa della più intima unione possibile in terra tra Dio e l'uomo, un bacio tra cielo e terra che niente può sostituire. Quando ricevi l'Eucaristia, veramente ricevi la vera vita di amore di Dio che ti conferisce la Sua forza e la Sua grazia. Veramente credi di poterne fare a meno ?
9. Nella Chiesa Cattolica sei pienamente unito alla famiglia terrestre e celeste: la comunione dei santi*.
Dio non ci salva solo individualmente. Egli ci salva "a gruppetti" - come famiglia, come comunità, come popolo, come nazione. Molti credenti possiedono una visione della salvezza piuttosto individuale, percepita principalmente come "io e Gesù." Essi chiedono agli altri sulla terra di pregare per loro, ma negano che ogni aiuto dei santi nel cielo sia possibile o desiderabile. Essi considerano questa forma di meditazione come una sorta di spiritismo condannato in Deut 18, o una violazione di 1 Tm 2,5 in cui si afferma che "c'è un solo mediatore tra Dio e l'uomo, l'uomo Gesù Cristo." Certamente Gesù è il nostro mediatore di fronte a Dio, ma questo non significa che noi non possiamo partecipare a questa mediazione. Tutte le volte che preghi per qualcuno, in realtà tu stai mediando per lui/lei di fronte a Dio. Dio in effetti incoraggia questo tipo di mediazione di intercessione (1 Tm 2,1), e vediamo nel Nuovo Testamento che essa continua anche dopo la morte, dove i santi che sono partiti per essere con il Signore continuano ad essere con noi e ci aiutano nel cammino verso la nostra meta finale. Essi sono una "grande nuvola di testimoni" (Eb 12,1) che ci circonda, gli "spiriti dei giusti resi perfetti" ai quali giugiamo nella Gerusalemme celeste (Eb 12,22-23). anche il ricco che soffre sull'altra sponda intercede per i suoi fratelli ancora in vita e chiede ad Abramo di mandare Lazzaro alla casa di suo padre per mettereli in guardia (Luca 16,19-31). Qui il ricco gioca - in purgatorio? - un ruolo di intercessione, e Abramo agisce come un mediatore tra lui, Dio e i suoi fratelli. Nel libro dell'Apocalisse vediamo anche come gli anziani e gli angeli portano a Dio delle coppe di incenso, che sono le preghiere dei santi sulla terra (Ap 5,8, 8,3), e le anime dei martiri che suppicano Dio: "Fino a quando aspetterai, o Signore santo e veritiero, per fare giustizia e vendicare il nostro sangue su quelli che abitano sopra la terra?" (Ap 6,10)
Dio è interessato alla salvezza personale di ciascuno di noi, ma è altrettanto interessato alla comunione di amore tra noi, una comunione che non può essere interrotta dalla morte (Rm 8,35-39). La famiglia di Dio include tutti i membri della Sua Chiesa, sia in terra, che in cielo, e tutti quelli che si stanno ancora putificando nel purgatorio (1 Cor 3,12-15). I santi che ci hanno preceduto sono per noi dgli esempi di santità; là in paradiso il loro amore ha raggiunto la pienezza, e loro si trovano in una situazione migliore per aiutarci con le loro preghiere rispetto a quando erano in terra. Essi pregano per noi da lassù, noi possiamo chiedere il loro aiuto da quaggiù, e siamo anche invitati a pregare per quelli che soffrono in purgatorio. Se hai mai avuto una persona cara che ti è mancata, pregare per lui/lei e chiedere il suo aiuto dal cielo non è forse la reazione più naturale e umana ?
Entrando nella Chiesa Cattolica prendi parte piena nell'eterna, amorevole comunione dei santi in paradiso, in terra e in purgatorio.
10. Gesù ci ha dato Sua madre Miriam* (Maria) come nostra stessa madre che ci ama e veglia su di noi
Dio ci ha dato una madre. Quando Gesù, qualche minuto prima di morire, ha visto Sua madre Maria e il suo discepolo Giovanni ai piedi della croce, ha detto a Maria "ecco tuo figlio" e a Giovanni "ecco tua madre" (Gv 19,26). Durante la sua agonia, Gesù faceva qualcosa di più di un accordo privato familiare. Egli rendeva Maria la madre di tutta l'umanità.
Quando il Figlio eterno di Dio si è fatto uomo, egli è rimasto nel grembo di quata giovane donna ebrea per nove mesi. Proprio come l'Arca dell'allaenza era stata precedentemente un contenitore in cui dimorava la vera presenza di Dio nel Taberancolo e nel Tempio, ecco che Dio ha scelto Maria come la Sua santa "Arca della Nuova Alleanza" contenente la Sua stessa presenza. Per poterla preparare ad un tal nobile compito, egli le ha donato la pienezza della Sua grazia e l'ha salvata da ogni peccato. Questo è il motivo per cui l'angelo l'ha salutata con le parole: "Ave, piena di grazia" (Luca 1,28).
Il 'compito' di Dio nelle Scritture è di abbassare il potente e di innalzare l'umile, come Maria stessa ha detto: "Ha disperso i potenti nei pensieri dei loro cuori. Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili" (Luca 1,51-52). Dio ha scelto di entrare nell'umanità attraverso questa umilissima giovane donna. Nei Vangeli il suo ruolo è modesto e nascosto. La sua grandezza non si rivela attraverso grandi parole o azioni, ma piuttosto attraverso la sua fede semplice e la sua obbedianza alla Parola di Dio, la sua fedeltà nel crescere Gesù e nel donarsi interamente alla Sua persona e alla sua opera. Tuttavia, con sguardo profetico, lei anche vedeva che Dio l'avrebbe esaltata nella storia della salvezza quando ha affermato: "tutte le genreazioni mi chiameranno beata" (Luca 1,48).
Possiamo vedere un accenno della gloria di Maria nel libro dell'Apocalisse. In una visione celestale, Giovanni vede l'Arca dell'Alleanza apparire nel tempio celeste (Ap 11,19). Subito dopo, egli vede "una donna vestita di sole, con la luna ai suoi piedi e uhna corona di dodici stelle sulla testa," che "incinta...grida per le doglie del parto per partorire" un "Figlio maschio che avrebbe governato le nazioni con uno scettro di ferro" (Ap 12,1-2.5). Questo bambino è il Messia Gesù, e sua madre, la donna, è Maria, figlia di Israele e madre della Chiesa. Ella è anche la donna il cui seme schiaccerà la testa del serpente, come Dio ha promesso dopo la Caduta di Adamo e di Eva (Gen 3,15). Maria gioca un ruolo fondamentale nell'economia spirituale contro il demonio: "Allora il dragone s'infuriò contro la donna e andò a far guerra a quelli che restano della discendenza di lei che osservano i comandamenti di Dio e custodiscono la testimonianza di Gesù." (Ap 12,17). Chi è il "resto della discendenza della donna"? Siamo noi. Maria è la nostra madre amorevole, il nostro modello, la nostra avvocatessa. Ella prega per noi e ci aiuta nel nostro cammino verso il cielo. Ella non prende il posto di Gesù ma piuttosto ci guida verso di Lui. Seguendo il suo esempio di umiltà, obbedienza, fedeltà, santità e amore possiamo crescere nella sua somiglianza e nella conformità a Gesù.
Entrando nella Chiesa Cattolica tu potrai raggiungere la piena comunione con la famiglia umana di Gesù di cui Maria è madre e modello: figlia di Israele, madre del Messia, e madre di tutta la Chiesa.