Perché Gesù?
L'amore di Dio per Te: Il Vangelo di Gesù il Messia
Il Mondo Attorno a Te
Ogni essere umano anela alla felicità e all'amore. Questo é il desiderio più fondamentale di ogni cuore umano - del tuo compreso.
Alle volte, la bellezza mozzafiato del mondo che ci sta attorno risveglia o aumenta in noi questo profondo anelito di un “di più.” Altre volte potremmo restare colpiti dalla bellezza e dalla bontà delle persone attorno a noi che conosciamo e amiamo. Siamo affascinati dal mistero dell'umanità che riflette spesso una grande verità, bellezza e bontà.
Tuttavia, al tempo stesso, sappiamo anche che esiste qualcosa di assolutamente sbagliato nel mondo, così spesso segnato da brutture, dal male e della sofferenza. Ovunque sentiamo parlare di povertà, malattia, egoismo, rabbia, crimine, violenza, crudeltà e guerra, al punto che la vita si può facimente riempire di paura, solitudine, dolore, mancanza di speranza e disperazione. Molte persone provano a sfuggire temporaneamente da questa dura realtà rifigiandosi nei paradisi illusori e artificiali della droga, dell'alcool, di insconsistenti relazioni sentimentali, ma alla fine tutto ciò non fà che aumentare il nostro dolore e la nostra alienazione dal mondo. Alle volte troviamo conforto in cose autenticamente buone, come la musica, il divertimento; lo sport, i passatempi, il lavoro; gli amici e la famiglia - tuttavia dentro di noi sappiamo che queste cose non possono dare piena soddisfazione al nostro cuore inquieto.
Qul é il significato che possiamo dare a questo mondo, così bello e allo stesso tempo così ferito da tanto male e da tanta sofferenza ?
L'Amore di Dio per la Creazione
Dio, infinitamente perfetto e benedetto in se stesso, secondo un progetto di pura bontà, ha liberamente creato l'uomo in modo che esso potesse partecipare alla sua vita benedetta. (CCC 1)
La buona novella é che Dio creò il mondo* e tutto ciò che esso contiene - te compreso - nella sua infinita bontà. Dio non é solamente una qualche forza impersonale, ma é un Dio personale che ti conosce e ti ama più di quanto tu ti possa immaginare. Ti conosceva già fin dal grembo di tua madre:
Tu hai creato le mie viscere; mi hai intessuto nel grembo di mia madre. (Sal 139,13)
Egli conosce da dove vieni, dove sei stato, e dove stai andando. Egli conosce anche ciascuno dei tuoi pensieri, le tue speranze, le tue gioie, i tuoi dolori e le tue paure:
O SIGNORE, tu mi scruti e mi conosci. Tu sai quando siedo e quando mi alzo; penetri da lontano i miei pensieri, mi scruti quando cammino e quando riposo, ti sono note tutte le mie vie. La mia parola non é ancora sulla lingua e tu già la conosci tutta, o SIGNORE. (Sal 139,1-4)
Dio ti ama di un amore infinito, e così Egli ama ogni persona al mondo, ed Egli ha un progetto fantastico per te. Ti ha creato affinché tu possa partecipare alla Sua stessa vita divina di amore (2 Pt 1,4) affinché tu possa essere felice con Lui per sempre.
Ti ho amato di un amore eterno; per questo ti conservo ancora pietà. (Ger 31,3)
Io infatti conosco i progetti che ho fatto a vostro riguardo, dice il SIGNORE, porgetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza. (Ger 29,11)
Al principio della storia dell'umanità, Dio ha stipulato un'alleanza*con la famiglia umana - un legame familiare sacro, mediante il quale veniamo adottati come figli di Dio che Egli ama e per i quali provvede. Dio chiama ciascuno di noi all'interno dell'alleanza di questa relazione: per condividere l'amicizia con Lui e con gli altri membri della Sua Famiglia, confidando in Lui e obbedendoGli in ogni cosa.
La Nostra Libertà
Tuttavia Dio non ha imposto Se Stesso a noi, ed Egli non ci impone di amarLo. L'amore vero deve sempre essere un dono dato gratuitamente. Dio ci ha creati liberi affinché noi potessimo essere in grado di amare Lui e di amarci a vicenda. La nostra libertà é un grande dono, ma proprio in forza di questo dono noi abbiamo la possibilità di ricevere la vita e l'amore che Dio ci offre, oppure di rigettarli:
Prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra: io ti ho posto davanti la vita e la morte, la maledizione e la benedizione; scegli quindi la vita, perché viva tu e la tua discendenza; amando il SIGNORE tuo Dio, obbedendo alla Sua voce, e tenendoti unito a Lui perché é Lui la tua vita e la tua longevità. (Deut 30,19-20)
Peccato
La cattiva notizia é che tutti noi abbiamo rotto l'alleanza con Dio. Avendo la libertà di scegliere il “non Dio,” il peccato* entra nel mondo. Il peccato è la radice di tutti i mali e di ogni sofferenza attorno a noi. Pecchiamo quando voltiamo le spalle a Dio, alla Sua bontà e alla Sua verità, e invece di obbedire ai Suoi comandamenti, andiamo per la nostra strada e agiamo come ci pare, spesso in modo egoistico, facendo le scelte sbagliate e vivendo senza considerare Lui come il centro della nostra vita. Il nostro peccato produce una frattura nella nostra relazione con Dio e ci separa da Lui e dalla nostra vita. La Bibbia ci ricorda qualcosa che già conosciamo: che tutti abbiamo peccato; che ci siamo ribellati, che abbiamo voltato le spalle a Dio, almeno per certi versi, nella nostra vita:
Il SIGNORE dal cielo si china sugli uomini per vedere se esista un saggio, se c'è uno che cerchi Dio. Tutti hanno traviato; sono tutti corrotti, più nessuno fa il bene, neppure uno. (Sal 14,2-3)
Riconosco la mia colpa, il mio peccato mi sta sempre dinanzi; nel peccato mi ha concepito mia madre. (Sal 51,5)
Non c'é infatti sulla terra un uomo così giusto che faccia solo il bene e non pecchi. (Eccl 7,20)
Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio. (Rm 3,23)
Morte
La terribile conseguenza del peccato é la morte (Rm 6,23). Noi tendiamo a considerare la morte come la fine normale e inevitabile della vita. Tuttavia nel più profondo di noi stessi siamo terrorizzati dalla morte - dalla possibilità di smettere di esistere, o peggio ancora, di essere separati dalla sorgente dell'amore, della gioia, da ogni pace e felicità. Abbiamo perso di vista, in effetti, il fatto che, in principio, Dio non ha mai inteso la morte come un elemento normale della vita. Tuttavia, ciascuno di noi anela in qualche modo all'immortalità. Tutti noi vorremmo vivere una vita esente da sofferenza, malattia, e morte, dove potremmo godere illimitatamente delle cose belle del mondo. E infatti, la morte non é il nostro destino definitivo. Dio ci ha chiamato alla vita, vita in tutta la sua pienezza. E' solo a causa della presenza del peccato nel mondo - il nostro libero rifiuto di Dio - che la morte ora regna:
…ma dall'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti !. (Gen 2,17)
Io cancellerò dal mio libro colui che ha peccato contro di me. (Es 32,33)
Ma le vostre iniquità hanno scavato un abisso tra voi e il vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere il suo volto così che non vi ascolta. (Is 59,2)
Chi pecca, morirà. (Ez 18,4)
Riparare la frattura
Sia che crediamo in Dio o no, sia che siamo coscienti o no del fatto che la sofferenza e la morte incombono costantemente sulla nostra fragile vita, ecco che ci seppelliamo in un marasma di attività per trovare la pace in noi stessi, per "aggiustare le cose" con Dio e con gli altri, per pacificare la nostra coscienza, per trovare un senso alla nostra esistenza, e per lasciare un segno, in qualche modo, in questa nostra breve esistenza. Possiamo tentare di raggiungere questi obiettivi con la popolarità, con il benessere, usufruendo di un'estesa conoscenza, del successo negli affari, della creatività artistica, o di generose opere di bene, attraverso la filososfia, la meditazione, o la religione.
Tuttavia, semplicemente, noi non siamo capaci, da soli, di riparare la frattura tra noi e Dio. Egli é infinitamente santo, e noi siamo peccatori. Provare a costruire un ponte tra la rottura creatasi tra noi e Dio é come cercare di saltare la Manica tra la Francia e l'Inghilterra. Alcuni di noi potranno saltare cinque piedi, quelli in buona forma fisica salteranno sei piedi, ma tutti noi finiremo lontanissimi dall'aver raggiunto l'obiettivo. In un certo senso, la Bibbia ci dice che i nostri sforzi, per quanto ben intenzionati, non possono coprire l'infinito iato tra noi e Dio e riabilitarci nei Suoi confornti:
C'é una via che sembra diritta a qualcuno, ma sbocca in sentieri di morte. (Prov 14,12)
Così dice il SIGNORE: "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo, che pone nella carne il suo sostegno, e dal SIGNORE allontana il suo cuore.” (Ger 17,5)
Il re non si salva per il suo forte esercito, né il prode per il suo grande vigore. Il cavallo non giova per la vittoria, con tutta la sua forza non potrà salvare. Ecco; l'occhio del SIGNORE veglia su chi lo teme, su chi spera nella sua grazia, per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. (Sal 33,16-19)
Se il SIGNORE non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori; se il SIGNORE non custodisce la città, invano veglia il custode. (Sal 127,1)
La nostra natura umana é troppo ferita e troppo debole per ritornare allo stato di santità e di bontà sovrannaturale nel quale Dio ci aveva creati all'inizio. Chi tra noi può far fronte alla morte mediante le sue buone opere? Anche se ogni nostra libera azione buona e generosa mantiene un valore agli occhi di Dio, la Sua infinita Santità e perfezione ci impediscono di stare alla Sua presenza a causa del nostro peccato. Cercare di vivere alla Sua presenza nel nostro stato di decadenza é più impossibile che vivere su Marte. Proprio come abbiamo bisogno di un equipaggiamento speciale per respirare e vivere su quel pianeta, così abbiamo anche bisogno di poteri nuovi, sovrannaturali, per poter vivere alla presenza di Dio e partecipare alla Sua vita.
Dio doveva procurare il mezzo per rendere il nostro ritorno a Lui possibile. Solo Lui può darci questi poteri sovrannaturali.
Sacrifici di espiazione
Tempo fa, Dio scelse un popolo, il popolo di Israele, attraverso il quale Egli iniziò a rivelarsi al mondo in preprazione della grande redenzione dell'umanità dal danno causato dal peccato. Dio liberò Israele dalla schiavitù dell'Egitto, adottandolo come il Suo popolo prediletto e facendogli il dono della Torah, la legge in forza della quale esso avrebbe vissuto come popolo di Dio. Gli israeliti erano tenuti all'osservanza di numerosi comandamenti come risposta di fede e di obbedienza a Dio che li liberava e li adottava. Tuttavia, l'osservanza dei comandamenti, per quanto importante, non era mai stata intesa come il mezzo esclusivo mediante il quale Israele avrebbe ottenuto la salvezza. Per essere "a posto" con Dio, essi avevano bisogno di porre la propria fede e fiducia in Lui, osservare i comandamenti, e partecipre all'adorazione del tabernacolo che includeva l'offerta cruenta di animali in espiazione dei peccati.
Quando Dio liberò gli israeliti dalla schiavitù, Egli comandò loro di immolare un agnello e di spargere il suo sangue sugli stipiti delle porte delle loro case per poter essere protetti dall'angelo della morte che avrebbe colpito i primogeniti degli egiziani (Es 12). Da quel momento in poi, gli israeliti hanno continuato ad offrire sacrifici cruenti sull'altare del tabernacolo per l'espiazione di loro peccati. Nel Giorno dell'Espiazione (Yom Kippur), il giorno più Santo dell'anno ebraico, il gran sacerdote deve entrare nella parte più interna del santuario, il Santo dei Santi, con il sangue di una capra che egli sparge sul trono della misericordia, il trono della presenza tangilbile di Dio, per poter espiare i peccati del popolo (Lv 16). Ogni giorno, per tutto il tempo in cui sussitette il Tempio di Gerusalemme, si è sparso sull'altare il sangue di agnelli. (Es 29).
Perché mai Dio avrebbe ordinato un rito così crudele, sanguinario? Il libro del Levitico ci fornisce la risposta:
Poiché la vita della carne é nel sangue, perciò vi ho concesso di porlo sull'altare in espiazione delle vostre vite; perchè il sangue espia, in quanto é la vita. (Lv 17,11)
Come abbiamo già visto, la ricompensa del peccato é la morte. Per il fatto di aver peccato, noi ci meritiamo la morte. Il nostro sangue merita di essere versato. Dio lo richiede. Tuttavia la misericordia di Dio desidera perdonarci e darci l'occasione di un nuovo inizio tutte le volte che pecchiamo. Se Dio, semplicemente, ci spazzasse via, questo sarebbe giusto, ma non misericordioso. Se Lui ci perdonasse in modo assolutamente gratuito, sarebbe misericordioso ma non giusto - basti solo pensare quanto noi stessi desideriamo che vengano puniti coloro che fanno del male e che venga riparato il male perpetuato. Questa è la ragione per cui Dio istituì i sacrifici di animali. Il peccato, la colpa e la punizione che il peccatore avrebbe meritato vengono trasferiti sull'animale sacrificato. E' il suo sangue, invece che quello del pecccatore, ad essere versato. L'animale sarebbe messo a morte al suo posto. Il sangue del sacrificio copriva ed espiava i peccati della persona che li offriva, la quale veniva quindi riabilitata nella sua amicizia con Dio. Possiamo immaginare l'ingente costo di pecore e di bestiame offerti giornalmente nel tempio. Qiuesto significava che il prezzo del peccato era alto; quel prezzo, comunque, era niente in rapporto al nostro debito nei confronti di Dio. Tuttavia Dio considerò questi sacrifici come sufficienti per il momento, poiché essi erano l'immagine di un ben più grande sacrificio che doveva venire.
Ma nel 70 a.C.E., i romani distrussero il Tempio di Gerusalemme e posero una fine decisiva alle offerte dei sacrifici. Dov'é ora il sacrificio che espia i peccati di Israele?
La Soluzione di Dio: Gesù il Messia
Perché Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Unico Figlio, perché chiunque creda in Lui non muoia ma abbia la vita eterna. (Gv 3,16)
Fortunatamente, Dio ha provveduto ad una soluzione finale, decisiva e universale per risolvere il problema del peccato. Duemila anni fa, Egli ha mandato il Suo Figlio, di nome Yeshua (Gesù)*, il Messia di Israele*, per stabilire una Nuova Alleanza con Israele e per mostrarci la via di ritorno a Dio. Gesù predicò il pentimento e la venuta del Regno di Dio. Egli ha curato i malati, perdonato i peccati, e ci ha mostrato come vivere come figli di Dio. Egli è venuto per quattro motivi pricnipali: (CCC 457-460):
- Egli é venuto per salvarci mediante la riconciliazione con Dio, attraverso l'offerta di Se Stesso come sacrificio di espiazione per i nostri peccati;
- Egli è venuto per rivelarci l'amore del Padre per noi, mediante le sue parole e i suoi gesti;
- Egli é venuto per essere il nostro modello di santità e per mostrarci come vivere come figli di Dio: "amatevi gli uni gli altri come io vi ho amati" (Gv 15,12);
- Egli é venuto per farci partecipare alla vita di Dio, così come Dio aveva pensato fin dall'inizio.
Gesù il Salvatore
Gesù, il Verbo e il Figlio del Padre, prese su di sé la nostra natura mortale e offrì la sua vita in espiazione dei nostri peccati per riconciliarci con Dio. La sua morte sulla croce era il sacrifio pasquale* che diede compimento a tutti i sacrifici dell'Antico Testamento. Egli prese su di sé la nostra punizione così che noi potessimo essere liberati e perdonati:
Egli é stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo che ci dà salvezza si é abbattuto su di Lui, dalle Sue piaghe noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo sperduti come uin gregge, ognuno seguiva la sua strada, il Signore fece cadere su di Sé l'iniquità di tutti noi. (Is 53,5-6)
Morendo, Gesù ha vinto il peccato e la morte. Tuttavia la Sua opera non si é fermata qui. Il terzo giorno, Egli é fisicamente risorto dai morti per opera dello Spirito Santo. Quindi Egli ha mandato lo Spirito Santo per dimorare tra noi e per riconciliarci, per farci uno in Dio (1 Cor 15,3-8, Rm 5,5) e per riconciliarci gli uni con gli altri. Con la sua risurrezione, Gesù ha aperto per noi la via al paradiso e alla vita eterna. Le porte del paradiso, che erano state chiuse dall'entrata del peccato nel mondo, si sono riaperte.
Gesù vero Dio e vero uomo è il ponte tra Dio e l'uomo. Egli é venuto per riconciliarci con Dio e per darci una nuova vita di fede, di speranza e di amore come figli prediletti di Dio Padre. Se noi accettiamo Gesù e il Suo messaggio, ecco che abbiamo accettato la pienezza del progetto di Dio.
Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non attraverso di me. (Gv 14,6)
Il lavoro degli Apostoli
Durante il tempo del Suo ministero in Galilea, Gesù ha chiamato dodici apostoli che Egli stesso ha preparato per continuare la Sua missione. Egli ha conferito un ruolo speciale a Simone, dandogli un nuovo nome, Pietro, "la roccia." Gesù affidò la guida della Chiesa a Pietro quando gli ha detto:
Tu sei Pietro, e su questa pietra io construirò la mia Chiesa, e le porte degli inferi non prevaranno su di essa. E io ti darò le chiavi del regno di Dio, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli. (Mt 16,18-19)
Il giorno della Pentecoste; quaranta giorni dopo la risurrezione, lo Spirito Santo é disceso sugli apostoli. Questa era la nascita della Chiesa*. Inizialmente, la Chiesa era totalmente costituita da ebrei che credevano che Gesù fosse il Messia promesso di Israele. Subito dopo, la Chiesa iniziò a ricevere tra le sue file anche dei gentili, diventando un "luogo" dove ebrei e gentili potevano essere riconciliati nella loro comune adorazione del Dio di Israele. Gli apostoli, con Pietro alla loro guida, erano i responsabili della Chiesa primitiva, che hanno proseguito l'opera di Cristo. Come la Chiesa iniziò a espandersi, gli apostoli ordinarono vescovi e trasmisero loro l'autorità spirituale* che Gesù aveva loro conferito:
Chi ascolta voi, ascolta Me, chi respinge voi, respinge Me. (Lc 10,16)
Tutto ciò che hai sentito da me in presenza di molti testimoni, trasmettilo a persone fidate, le quali siano in grado di ammaestrare a loro volta anche altri. (2 Tim 2,2)
Oggi, il papa*, è il successore di Pietro, e i vescovi sono i successori degli apostoli. Insieme prolungano l'opera di Gesù e gli apostoli continuano l'insegnamento delle Sue parole, amministrando i sacramenti che trasmettono la vita di Cristo, e governando la Chiesa.
La Nuova Nascita
Gesù ha detto che dobbiamo rinascere di nuovo, dall'acqua e dallo Spirito, per entrare nel Regno di Dio:
Amen, amen, se uno non rinasce di nuovo, non può vedere il regno di Dio... nessuno può entrare nel Regno di Dio a meno che non rinasca dall'acqua e dallo Spirito.” (Gv 3,3.5)
La nuova nascita “dall'acqua e dallo Spirito” é la fede in Cristo e il battesimo*. Con il battesimo, noi diventiamo membri della Chiesa, il Corpo del Messia. Per gli ebrei, essere battezzati non significa rinengare il loro giudaismo. Al contrario, il battesimo realizza pienamente la promessa di Dio fatta a Israele per bocca del profeta Ezechiele: "Vi aspergerò con acqua pura, e sarete purificati... vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo; prenderò il vostro cuore di pietra e vi darò un cuore di carne" (Ez 36,25-26). Il battesimo é "il lavacro di rigenerazione e di rinnovamento dello Spirito Santo" (Tt 3,5) che ci purifica dai nostri peccati, ci identifica con la morte e la risurrezione di Cristo, ristabilendo la nostra amicizia con Dio, ed é la porta per l'eterna salvezza. Gesù stesso ha detto che la fede e il battesimo sono fondamentali per la salvezza; per questo motivo Egli ha dato ai suoi seguaci il Grande Compito di andare in tutto il mondo e di fare discepoli in tutte le nazioni, così che tutti possano avere la possibiltà di abbandonare lo stato di peccato e rinascere alla vita eterna in Cristo:
Andate in tutto il mondo e predicate la buona novella a tutta la creazione. Chiunque crede e riceve il battesimo sarà salvo, ma chi non crede sarà condannato. (Mc 16,15-16)
La Chiesa Cattolica
Gesù ha fondato la Chiesa Cattolica (universale)*, guidata dallo Spirito Santo e governata dal successore di Pietro, il papa*, che prolunga la Sua opera sulla terra. La Chiesa Cattolica é la famiglia di Dio nel mondo intero. Attraverso la Chiesa, chiamata nella Bibbia "la colonna e il sostegno della verità," Gesù condivide con noi la via, la verità e la vita che ci rende nuove creature e ci ristabilisce nella divina filiazione.
ma se dovessi tardare, voglio che tu sappia come comportarti nella casa di Dio, che é la Chiesa del Dio vivnete, colonna e sostegno della verità. (1 Tm 3,15)
Siamo uniti con Cristo e riceviamo la vita di Dio in particolare nella liturgia* e nei sacramenti* della Chiesa. Attraverso questi sette sacramenti, a cominciare dal battesimo, lo Spirito Santo viene a noi in modo potente e ci trasforma in modo tale che possiamo crescere a somiglianza di Dio, in bontà e amore. Il sacramento più grande é l'Eucaristia*: il sacrificio della Nuova Alleanza e la mensa della famiglia che ci nutre con il corpo e il sangue stesso di Cristo (Gv 6,51-58, Lc 22,19-20). Gli altri sacramenti sono la cresima*, la riconciliazione (confessione)*, l'unzione degli infermi*, il matrimonio*, e l'ordinazione*.
Gesù ci ha anche dato sua madre, Miriam (Maria)*, come nostra madre spirituale (Gv 19,27). Maria ci ama, prega per noi, ci custodisce dal cielo e ci aiuta nella battaglia contro il male (Ap 12). Come figli di Dio, siamo pellegrini sulla terra diretti verso il cielo, la nostra vera patria dove condivideremo per sempre la vita e l'amore di Dio con Lui e fra di noi (Fil 3,20).
La Nostra Risposta
Dio ci invita a pentirci, allontanandoci dal peccato e dall'egoismo, ad accettare Gesù e a credere a quello che Egli ha insegnato, a scegliere di seguirLo, e ad essere battezzati a nuova vita. Egli ci chiama a unirci al suo Corpo, la Chiesa (Atti 2,38), in modo da poter crescere nella somiglianza di Dio fino ad essere pronti a partecipare alla Sua vita in paradiso per sempre.
Questa è la nostra scelta. Il peccato è una realtà, come lo é la morte. Dio é la sorgente di ogni vita. Se noi continuiamo testardi a respingerLo dalla nostra vita, allora Egli sceglierà di rispettare la nostra scelta e ci permetterà di restare separati da Lui per sempre nella prossima vita. Questo é l'inferno, lo "stato di definitiva auto-esclusione dalla comunione con Dio e dai santi" (CCC 1033). Gesù ci ha fortemente avvisato riguardo l'esistenza dell'inferno (Mt 13,41-42; 25,41), e ci esorta a...
Entrare dalla porta stretta; perché larga é la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione e sono molti quelli che entrano per essa; quanto stretta invece é la porta ee angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano. (Mat 7:13-14)
Dio non desidera che alcuno si perda. Egli ci chiama a scegliere la vita e la salvezza. Egli ci ha creati per poterLo amare e servire in questa vita, e per essere insieme con Lui per sempre in paradiso in uno stato di assoluta pienezza e felicità. Auguriamoci oggi di scegliere di cercarLo e di trovarLo.
Questa é una cosa bella e gradita al cospetto di Dio, che vuole che tutti siano salvi e giungano alla conoscenza della verità. (1 Tm 2,3-4)
Che Cosa Fare Dopo
Se senti che Dio ti sta chiamando nella Chiesa Cattolica:
- Costruisci la tua relazione con Dio. Prega ogni giorno - parlaGli e chiediGli di condurti e guidarti nella Sua verità e luce.
- Studia la fede cattolica, servendoti sia di Cattolici per Israele, o di altri strumenti cattolici.
- Trova una Chiesa Cattolica nella tua zona e inizia a partecipare alla Messa e a imparare le preghiere cattoliche e la liturgia.
- Unisciti a dei fedeli cattolici che conoscano e amino la loro fede così che ti possano aiutare a progredire nel tuo cammino verso Dio.
- Parla a un sacerdote riguardo al tuo desiderio di diventare cattolico. Fai attenzione a quello che ti dice, e assicurati che sia fedele alla Chiesa. Se trovi che si discosta anche da uno solo degli insegnamenti della Chiesa così come insegnati nel Catechismo, o ti dice che non hai veramente bisogno di diventare cattolico, lascialo perdere e trova un altro sacerdote.
Il Vangelo di Gesù il Messia in Briciole
- Dio ti ama e ha un progetto favoloso per la tua vita.
- Il peccato ci separa da Dio. Noi non siamo capaci di riparare la frattura con le nostre sole forze.
- Gesù é venuto per riconciliarci con Dio e per donarci la vita eterna.
- Gesù ci ha dato la Chiesa mediante la quale Egli condivide con noi la via, la verità e la vita.
- Dio ci chiama al pentimento, a scegliere di seguire Gesù e a unirci al suo Corpo, la Chiesa.
Vedi anche:
Il Messaggio del Vangelo* (PowerPoint)
La storia della Salvezza